Come fare la meditazione camminata

Scritto da Paolo Roganti
il giovedì 12 Maggio 2022

Indicazioni per praticare la meditazione camminata 

Tabella dei contenuti

La meditazione camminata è la mia pratica preferita. È un modo unico e stupendo per praticare Mindfulness e voglio farmi ambasciatore della sua diffusione. Sono un grande fan di questa meditazione e la propongo spesso nei miei corsi di Mindfulness online e a Macerata Vorrei sinteticamente darti alcune indicazioni su cos’è e come puoi farla a casa, o dove preferisci.

Cos’è la meditazione camminata?

Una pratica di Mindfulness, da fare camminando su un tratto di circa 20 passi, avanti e indietro per un tempo definito.

Quali sono i benefici della meditazione camminata?

Praticare camminando porta grandi benefici. In primis, è una meditazione ideale per chi ha problemi di schiena (alzi la mano chi non ne ha) e per chi fa una vita molto sedentaria. Inoltre:
  • ci aiuta a ricordarci che la metà è il viaggio, non la destinazione;
  • ci fa muovere il corpo e portare l’attenzione al movimento e al respiro;
  • ci allena a portare consapevolezza in un’attività quotidiana per poi allargarla ad altre sfere di quotidianità inconsapevole. 
La meditazione camminata ha lo stesso valore e dignità della meditazione seduta, distesa o in piedi – dice Jon Kabat-Zin. Io aggiungo che non dobbiamo cadere nella trappola di considerare una pratica più valida di un’altra perché sembra più impegnativa.

Come fare la meditazione camminata? 

  • scegli un tratto, un segmento in linea retta lungo 20 passi, un punto A di partenza e un punto B di arrivo;
  • scegli un luogo adatto, una camera, il giardino o un terrazzo; 
  • vai dal punto A al punto B, fermati, respira, prendi una pausa, girati e riparti da B ad A, fermati, respira, girati e riparti e procedi avanti e indietro per tutta la durata della pratica;
  • tieni lo sguardo rivolto in basso (2 o 3 metri di distanza, non verso i piedi), testa appena inclinata;
  • tieni uno sguardo leggero, non fisso, cerca di non farti distrarre da ciò che vedi;
  • tieni la schiena dritta, le spalle rilassate, le braccia lungo il corpo, o una mano sull’altra davanti la pancia o dietro la schiena – quella che io chiamo, dal sanscrito, la postura 🙂 dell’“umarell”;
  • porta attenzione al contatto dei piedi con il terreno e poi alle gambe che si muovono. Con il tempo potrai ampliare questa pratica allargando la consapevolezza a sempre più elementi, come il respiro o ciò che hai intorno, all’inizio concentrati semplicemente su piedi e gambe;
  • puoi coordinare i passi con il respiro, inspira mentre fai un passo, espira mentre fai l’altro oppure inspira mentre alzi il piede da terra ed espira mentre lo riporti giù;
  • cammina con un passo un po’ più lento del solito oppure usa questa pratica per gestire la tua energia (tanta energia, tanta velocità) e poi prova a rallentare. Noterai un effetto calmante quando sei troppo attivata/o emotivamente (quando c’è rabbia, agitazione, ecc).
  Al riguardo, ricordo durante un ritiro con l’associazione AMECO, un signore altissimo barbuto e con i capelli lunghi che effettivamente correva anche salendo e scendendo da una piccola collina durante questa pratica. Aveva preso molto alla lettera questa indicazione di gestire l’energia.  Per concludere, non ti resta che iniziare e provare! Inizia con sessioni da 10, 15 minuti e prova ad estendere fino a 20, 25 minuti.  Troverai su questo blog altri articoli su questo tema, ti consiglio di iscriverti alla Newsletter per non perderli. 

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